Natrice viperina
Natrix maura (Linnaeus, 1758)
La colorazione di fondo e il disegno degli animali presenti in Svizzera non variano molto: si tratta quasi sempre di individui di colore bruno chiaro con una banda dorsale più scura a forma di zig-zag. Sui fianchi sono visibili numerose macchie più chiare bordate di nero. Il fatto che questo serpente venga regolarmente confuso con la velenosa Vipera comune (Vipera aspis), con la quale condivide in parte l'habitat, è proprio da ricondurre alla banda dorsale a zig-zag: le pupille rotonde e le grosse squame sulla parte superiore del capo indicano però inequivocabilmente che la Natrice viperina è un colubro assolutamente innocuo.
Le specie del genere Natrix possiedono squame carenate, come le vipere: una caratteristica che le differenzia dagli altri colubri indigeni, che le hanno invece lisce. Non è facile distinguere la Natrice viperina dalla Natrice tassellata (Natrix tessellata), specie peraltro diffusa naturalmente solo al Sud delle Alpi. Il modo migliore per differenziare le due specie è osservarne le squame della testa: la Natrice viperina possiede infatti solo due squame postoculari e la terza squama sopralabiale tocca l'occhio, mentre la Natrice tassellata possiede tre squame postoculari e a toccare l'occhio è la quarta sopralabiale. Inoltre, la banda dorsale a zig-zag è tipica della Natrice viperina, mentre la Natrice tassellata, come indica anche il nome, è caratterizzata solitamente da un disegno più irregolare a macchie nero-brunastre
Dopo la caccia la Natrice viperina esce dall'acqua e si sofferma in un luogo soleggiato a termoregolarsi e a digerire la preda. La digestione procede velocemente, tanto che possono essere divorati anche due pesci al giorno. Gli animali adulti in caccia sono in grado di percorrere anche lunghe distanze nell'acqua: nel Lemano sono stati osservati spostamenti di un chilometro in una sola settimana. I giovani si nutrono di piccoli pesci, larve di anfibi, lombrichi o altri invertebrati, come per esempio i bruchi.

La popolazione del Lemano vive esclusivamente in strutture fabbricate dall'uomo (gradoni di pietra lungo le rive, massicciate e muri di sostegno delle scarpate ferroviarie) e la sua sopravvivenza dipende fortemente dai lavori di manutenzione della linea ferroviaria. La sua densità è degna di nota, poiché raggiunge i circa 80 animali l'ettaro. Purtroppo, all'inizio degli anni Venti del secolo scorso, proprio in quest'area sono stati introdotti alcuni esemplari di Natrice tassellata, specie che occupa una nicchia ecologica molto simile a quella della Natrice viperina. Non è quindi da escludere che la popolazione vodese di quest'ultima abbia a soffrire la pressione causata dalla competizione con la più grossa e feconda Natrice tassellata, tanto da giungere a una destabilizzazione. Le popolazioni del Canton Ginevra vivono invece prevalentemente in zone protette, ma il numero dei loro effettivi è basso. Anche in Vallese la densità è assai bassa, ma in questo caso è dovuto anche al fatto che gli animali sono distribuiti lungo le rive dei canali di un territorio relativamente ampio.
- Protezione dei singoli individui: i serpenti, in particolare quelli che presentano somiglianze con le vipere, continuano a essere uccisi con molta leggerezza. Questo comportamento sbagliato va corretto attraverso un capillare lavoro di sensibilizzazione e d’informazione sui rettili in generale e sulle popolazioni locali e minacciate in particolare.
- Protezione delle popolazioni e rivalorizzazione degli habitat: nelle zone protette del Canton Ginevra la rivitalizzazione dei corsi d'acqua lungo i quali la specie viveva in passato ha portato a un sensibile ristabilimento della popolazione. Nei Cantoni Vaud e Vallese la sopravvivenza della specie dipende per contro fortemente dall'attività umana; i suoi habitat devono quindi essere assolutamente posti sotto tutela e controlli periodici devono essere predisposti allo scopo di evitare che interventi sbagliati mettano a repentaglio l'esistenza delle popolazioni.
- Protezione delle fonti di nutrimento: poiché la Natrice viperina si nutre prevalentemente di pesci, le acque devono rimanere di alta qualità e idonee alla vita dell'ittiofauna. In effetti è stato dimostrato che in alcune zone della Francia il regresso della specie è strettamente correlato al progressivo inquinamento delle acque.
- Competizione con la Natrice tassellata: una competizione tra le due specie è assai probabile, anche se non ancora provata. Uno studio a lungo termine in atto dovrebbe fornire le indicazioni necessarie per capire se il regresso della Natrice viperina del Lemano è correlato con la presenza della Natrice tassellata.
- Collegamenti tra le popolazioni: le tre popolazioni ancora presenti in Svizzera sono isolate l'una dall'altra. È quindi necessario che attraverso mirati provvedimenti di rivalorizzazione sia lungo il Rodano sia lungo le rive del Lemano, vengano ricreati i corridoi ecologici di collegamento che permettano nuovamente l'indispensabile scambio genetico tra le popolazioni.
Natrice viperina
Natrice viperina
Habitat tipico della Natrice viperina. Luogo sistemato per la conservazione della Natrice viperina
Scheda specie
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Dall’aspetto snello
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Testa relativamente corta e collo ben distinguibili
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Colore verde oliva scuro, beige, grigiastro o brunastro, tendente verso il rosso
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Presenza, sulla parte dorsale, di un disegno scuro, stretto con una struttura a zigzag
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Grandi occhi sporgenti rivolti verso l’alto
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Testa composta di squame voluminose
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Squame labiali (labbra superiori) a contatto con l’occhio
- Confusioni possibili: Natrice tassellata, Natrice dal collare, Vipera comune
- Statuto Lista Rossa: in pericolo d'estinzione (CR) (Lista Rossa)
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