Lucertola muraiola
Podarcis muralis (Laurenti, 1768)
La Lucertola muraiola, Podarcis muralis, è un piccolo sauro che non supera di norma i 20 cm di lunghezza, due terzi della quale sono rappresentati dalla coda. È'uno dei sauri europei più variabili nella colorazione e ha dato origine a tutta una serie di razze geografiche, molte delle quali da taluni tassonomi vengono considerate sottospecie. La colorazione dorsale presenta una notevole variabilità regionale, che passa dal grigio al bruno, occasionalmente con riflessi verdastri. Le femmine e i giovani mostrano strisce laterali continue color bruno scuro; sovente è pure riconoscibile una stretta striscia vertebrale, pure scura. Nei maschi il disegno è più complesso: i fianchi sono spesso punteggiati di chiaro e la linea vertebrale è discontinua, punteggiata o sostituita da un disegno reticolato. Le parti inferiori possono essere biancastre, giallastre, rosa o rosso-mattone, con punti o macchie scure. Alcuni individui mostrano macchie blu o celesti nella parte ventrale più esterna e sulla gola.
Nel Ticino la latenza invernale, che l'animale trascorre in uno stato di torpore in un rifugio al riparo dal gelo, inizia di regola tra ottobre e novembre e termina in media tra febbraio e marzo. Anche in pieno inverno è però talvolta possibile osservare qualche esemplare all'aperto, in occasione di giornate molto calde e se la temperatura del suolo è sufficientemente elevata. In primavera i maschi riappaiono solitamente circa due settimane prima delle femmine.
In Svizzera esistono due regioni distinte nelle quali la Lucertola muraiola è ben distribuita. La prima comprende il Ticino e la parte meridionale dei Grigioni, dove la specie è molto comune e si spinge fino a 1770 m di quota. La seconda, nella Svizzera occidentale, include la Valle del Rodano, la regione del Lemano, i contrafforti meridionali del Giura fino all'altezza di Baden e infine, più a settentrione, la striscia di territorio tra St.Ursanne (JU) e Basilea. Ad est del Giura e sull'Altopiano la presenza della specie è per contro limitata a poche piccole popolazioni localizzate e isolate tra loro. Nella Svizzera centrale e orientale alcune di queste popolazioni sono state probabilmente originate dalla liberazione di esemplari tenuti in cattività. Spesso vengono pure ritrovati lungo le scarpate delle ferrovie esemplari che mostrano una colorazione diversa da quella delle popolazioni indigene, per i quali si suppone che siano stati trasportati, appunto con la ferrovia, da regioni più meridionali.
1990
2012
Lo stato attuale della specie in Svizzera è diverso da regione a regione. Nella Svizzera meridionale la specie non è per ora in pericolo, mentre sono da considerare minacciate le popolazioni isolate dell'Altipiano, dove lo spezzettamento dell'areale di distribuzione è probabilmente da ricondurre ai rimboschimenti di pascoli avvenuti all'inizio del secolo, come pure ad influssi climatici. Difficile è stimare il grado di minaccia incombente sulle popolazioni della Valle del Rodano e del Giura: se da un lato molte popolazioni un tempo numerose, in particolare quelle che occupavano vigneti e cave, sono state decimate (dall'uso di pesticidi, dall'eliminazione delle fessure nei muri di sostegno, rispettivamente dai riempimenti), dall'altro nuovi biotopi sono stati creati lungo le scarpate delle ferrovie.
- evitare l'uso di pesticidi nei vigneti e lungo le scarpate delle ferrovie
- mantenere aperte le superfici soleggiate, impedendo una crescita vegetale troppo massiccia
- mantenere i muri a secco, evitando di cementarli o per lo meno conservando un certo numero di aperture. Evitare di sostituirli con muri di cemento
- salvaguardare le cave, in particolare le pareti esposte a sud, impedendo che vengano colmate o adibite a discariche
- conservare, rispettivamente creare elementi strutturali quali mucchi di pietre o muri a secco in luoghi soleggiati (anche nei giardini!)
- utilizzare sabbia e non humus per il riempimento lungo la parte posteriore dei muri a secco
L'animale predilige inoltre luoghi asciutti e caldi, soleggiati e sassosi, esposti a meridione. La specie si rivela peraltro sorprendentemente adattabile, tanto da occupare gli ambienti più diversi: pietraie, rocce, cave di pietra e di ghiaia, rovine, muri a secco, case, bordi di sentieri, scarpate delle ferrovie, campi, vigneti, giardini, ambienti ripuali. Un individuo necessita solitamente di una superficie di circa 25 m2. I territori di individui diversi possono però in gran parte sovrapporsi.
Coppia di lucertole muraiole
Femmina di Lucertola muraiola
Lucertola muraiola
Habitat tipico della Lucertola muraiola
Scheda specie
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Dall’aspetto gracile e snello
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Testa lunga e appuntita
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Testa e tronco appiattiti
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Dita lunghe e fini
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Coda affilata, lunga il doppio della testa e del tronco messi assieme
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Squamatura del dorso molto fine
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Maschio: Fianchi in parte percorsi da macchie scure, con più macchie del dorso, il quale più scuro e in parte ornato di macchie chiare, spesso disposte in linea; Ventre che presenta delle squame con bordi di colore blu
- Femmina: Dorso con poche macchie, concentrate soprattutto nella parte mediana di quest’ultimo; Fianchi scuri delimitati da un paio di linee chiare longitudinali
- Confusioni possibili: Lucertola vivipara, Lucertola degli arbusti
- Statuto Lista Rossa: non minacchiato (LC) (Lista Rossa)
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Downloads
- La lucertola muraiola (pdf)
Informazioni supplementari
- Bestimmungshilfe: Faden- und Teichmolch-Weibchen, Braunfrösche, Wasser- oder Grünfrösche, Eidechsen, Schlingnatter und Kreuzotter, Ringelnatter-Unterarten. Rundbrief zur Herpetofauna von Nordrhein-Westfalen Nr. 28 (2005). Bearbeitet von Martin Schlüpmann.