Natrice tassellata
Natrix tessellata (Laurenti, 1768)
Si presta a fungere da luogo di deposizione ogni sorta di mucchio di materiale vegetale in decomposizione. Particolarmente apprezzati sono i cumuli di sterco di cavallo e i vecchi mucchi di compost. Spesso le uova vengono deposte anche lungo gli argini artificiali di laghi e fiumi, presumibilmente in crepe o strette fessure tra i massi. I piccoli sgusciano all’incirca tra fine di agosto e settembre e vengono lasciati a loro stessi sin dal primo giorno di vita. Nel breve periodo che spesso precede la latenza invernale, i piccoli, come del resto le rispettive madri, devono cercare di accumulare quante più riserve di grasso è possibile.
In Svizzera, è autoctona solo nel Ticino, nella Valle Mesolcina e nella parte meridionale della Valle di Poschiavo. Popolazioni immesse illegalmente sopravvivono tuttora presso alcuni laghi della Svizzera settentrionale.
Ritrovamenti isolati, effettuati in prossimità di fiumi al di fuori del naturale areale di distribuzione della specie, sono anch’essi da ricondursi a immissioni illegali ed ecologicamente ingiustificate.
Termofila, la specie non si spinge mai molto in alto: al di sopra dei 500 m la si rinviene solo raramente, benché il luogo di ritrovamento più alto oggi conosciuto sia posto a 880 m di altitudine.

Il pericolo maggiore che minaccia la Natrice tassellata viene dalla progressiva distruzione dei suoi habitat. Ad essere interessati dal problema sono sia i biotopi di grandi dimensioni, sia i piccoli elementi strutturali. Negli ultimi decenni, sono stati infatti livellati chilometri e chilometri di fiumi e torrenti, sono stati incanalati piccoli pozzi e sorgenti e sono spariti molti stagni e specchi d’acqua. Particolarmente nefasti si sono inoltre rivelati i moderni interventi di risanamento di vecchie opere in muratura prospicienti le rive. Argini costruiti ad arte e divenuti “ecologicamente” maturi nel corso di decenni sono stati sostituiti o sigillati da “sterili” opere in cemento, che non solo pregiudicano la sopravvivenza delle colonie esistenti, ma che distruggono anche le basi vitali indispensabili a futuri popolamenti.
- tutelare le popolazioni residuali ancora intatte e i loro ambienti vitali. Massima priorità va data in particolare alla salvaguardia dei biotopi naturali o prossimi allo stato naturale, che vanno gestiti e curati nel rispetto delle esigenze ecologiche della specie
- conservare gli elementi strutturali di piccole dimensioni (soprattutto quelli rocciosi in prossimità delle rive)
- laddove occorressero interventi di risanamento urgenti, realizzare le opere di consolidamento e di arginatura in un’ottica di protezione dei rettili. Qualora ciò non fosse possibile, mettere a disposizione strutture sostitutive nelle immediate vicinanze dei luoghi d’intervento
- nei biotopi già esistenti, accrescere e rinnovare periodicamente l’offerta di appropriati luoghi di nascondiglio e di termoregolazione. Si prestano particolarmente bene a tale scopo i muri a secco, i cumuli di pietre e altre piccole strutture rocciose
- mettere a disposizione, in luoghi favorevoli, siti di deposizione e di svernamento al riparo da piene. Vengono adottati particolarmente volentieri a tale scopo i mucchi di sterco di cavallo o di segatura, ma anche i cumuli di fronde e di materiale da taglio misti a rami e a residui di legna. Laddove possibile, predisporre diversi mucchi, in modo da evitare il rischio di deposizioni in massa. Le uova di serpenti possono infatti costituire un boccone prelibato per ogni sorta di predatore occasionale (cinghiali, volpi, puzzole, ecc.).
La Natrice tassellata è, insieme alla viperina, il serpente svizzero più strettamente legato all’acqua. Solo raramente colonizza ambienti che non si trovino nelle sue immediate vicinanze. La specie predilige in particolare i corsi d’acqua a scorrimento lento o le acque ferme, ma può essere rinvenuta anche lungo fiumi e torrenti più freddi e a scorrimento rapido.
Natrice tassellata
Natrice tassellata
Natrice tassellata nel suo habitat tipico
Habitat tipico della Natrice tassellata
Scheda specie
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Dall’aspetto snello
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Testa lunga e stretta difficilmente distinguibile dal collo
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Colorazione grigia chiara o scura, marrone, raramente verde oliva
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Presenza di macchie scure sul dorso, spesso quadrangolari (tasselli), disposte in maniera irregolare o a coppie e potendo formare, toccandosi, delle linee trasversali
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Grandi occhi sporgenti e rivolti verso l’alto
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Testa con squame voluminose
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Squame labiali (labbra superiori) a contatto con l’occhio
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Giovani caratterizzati da una macchia ben visibile, a forma di V, sulla testa
- Confusioni possibili: Natrice viperina, Natrice dal collare, Vipera comune
- Statuto Lista Rossa: minacciato (EN) (Lista Rossa)
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