Larghezza delle fasce rivierasche gestite estensivamente


Regolamentazione attuale
La Confederazione richiede una fascia verde, a strame o di vegetazione arborea ripicola di almeno

6 metri (…) lungo i corsi d’acqua (…) quale prestazione ecologica dell’agricoltura ( Ordinanza sui pagamenti diretti in agricoltura, OP D SR 910.13) . Nei primi 3 m non si possono usare né concimi né pesticidi, e nei secondi 3 m non si possono usare solo i pesticidi.

Le strade crollano, perché spesso sono costruite troppo vicine ai corpi idrici. Il Castoro, se non ha uno spazio alternativo, non può che costruire la tana sotto i passaggi (vedi immagine sotto). Per diminuire o risolvere in modo efficace i conflitti causati dagli scavi del Castoro che portano al crollo di manufatti, si dovrebbero lasciare delle fasce larghe almeno 10 m sui due versanti del corso d’acqua (meglio tra i 10 e i 20 m ), gestite estensivamente o addirittura incolte, lasciate quindi a una ricca e strutturata fascia arbustiva ed erbacea. In questo modo, la totalità dei crolli potrebbero essere evitati. Nello stesso tempo se si lasciano queste fasce a una vegetazione adeguata al luogo - con una percentuale di legno morbido del 30-50% - si potrebbe impedire o comunque diminuire la pressione sulle zone agricole causata dalla ricerca di nutrimento dei Castori. Dal un punto di vista del Castoro, le fasce rivierasche ottimali le potete vedere nelle immagini che seguono.

Fasce rivierasche richieste in futuro dalla legge
Il controprogetto Protezione e utilizzo dei corsi d’acqua all’iniziativa popolare «Acqua viva» (Iniziativa sulla rinaturazione) prevede in futuro l’obbligo da parte dei cantoni della rinaturazione dei corsi d’acqua. Le misure possono essere finanziate p. es. nell’ambito dei progetti OQE.

I cantoni dovrebbero di conseguenza assicurare lo spazio vitale al corso d’acqua consono alla curva della larghezza ripuaria e stabilire sia le quantità di acqua minime sia quali tratti dovranno essere rinaturati prioritariamente. I costi di queste misure sono finanziati dalla Confederazione (65 %) e dai cantoni (35 %). Lo spazio del corso d’acqua in futuro dovrebbe essere rispettato e di conseguenza anche i conflitti con il Castoro dovrebbero presentarsi in modo sempre più raro. 







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